Conversazione con Ivana Faccioli — Lettura in 10 Min
RTL 102.5, la radio dei “Very Normal People”
Conversazione con Ivana Faccioli — Lettura in 10 Min
RTL 102.5, la radio dei “Very Normal People”
La radio, con la sua immediatezza è tra i mezzi di comunicazione di massa più diffusi. Da sempre in grado di reinventarsi, non mostra assolutamente gli anni che ha: ideata da Guglielmo Marconi a fine ‘800, nella prima metà del secolo scorso divenne un apparecchio ad uso domestico, ed ebbe l’enorme merito di “accorciare” le distanze tra le persone. Naturalmente la radio progettata da quel genio di Marconi non è la stessa che usiamo oggi: molto più tecnologica, digitale, è anche radiovisione nel caso di RTL 102.5, il più importante network radiofonico italiano.
Ivana Faccioli, Direttrice di Redazione dei “Very Normal People” ci racconta in questo blogpost come RTL 102.5 sia diventata negli ultimi anni radiovisione, webradio, app mobile e molto altro, grazie ad un approccio editoriale vivace e innovativo e una particolare attenzione al mondo tecnologico. L’obiettivo? Garantire un’offerta contenutistica all’avanguardia.
La radio, con la sua immediatezza è tra i mezzi di comunicazione di massa più diffusi. Da sempre in grado di reinventarsi, non mostra assolutamente gli anni che ha: ideata da Guglielmo Marconi a fine ‘800, nella prima metà del secolo scorso divenne un apparecchio ad uso domestico, ed ebbe l’enorme merito di “accorciare” le distanze tra le persone. Naturalmente la radio progettata da quel genio di Marconi non è la stessa che usiamo oggi: molto più tecnologica, digitale, è anche radiovisione nel caso di RTL 102.5, il più importante network radiofonico italiano.
Ivana Faccioli, Direttrice di Redazione dei “Very Normal People” ci racconta in questo blogpost come RTL 102.5 sia diventata negli ultimi anni radiovisione, webradio, app mobile e molto altro, grazie ad un approccio editoriale vivace e innovativo e una particolare attenzione al mondo tecnologico. L’obiettivo? Garantire un’offerta contenutistica all’avanguardia.
Ciao Ivana, ci racconti un po’ di te e del tuo background?
Sono nata tra Lodi e Piacenza, esattamente nel paesino di San Fiorano. Ho da sempre una passione per la comunicazione, concretizzatasi in una laurea in lettere moderne con indirizzo comunicazione all’Università Cattolica. Mentre studiavo approcciai la TV locale di Casalpusterlengo e arrivai a condurre i notiziari del weekend. Ti parlo del lontano 1991.
Eri molto giovane per stare già di fronte a una telecamera.
Si è stata un’ottima gavetta. Da lì mi sono trasferita a Antenna 3, canale TV del Nordest, a fare servizi come inviata. Pensavo che la TV fosse l’obiettivo finale, invece poi sono arrivata a RTL Milano, antenna regionale di RTL. Solo nel 2001 sono stata trasferita a RTL 102.5, per non lasciarla più.
Wow, 20 anni a RTL 102.5. Conosci praticamente tutto e tutti.
Beh si, tutta la mia carriera si è svolta all’interno di RTL 102.5. Sono entrata come redattore e ora sono il Direttore di Redazione.
Mi sa che la radio ti ha conquistata….
Devo dire che apprezzo molto la sua immediatezza. Siamo letteralmente pronti ad andare in onda in qualsiasi momento. Non abbiamo nulla di pre-registrato. Non ci sono “perdite di tempo” per gli allestimenti come in TV. Siamo in diretta 24 ore al giorno.
Ma RTL 102.5 in realtà è anche TV. Da quando?
Dal 2005. All’inizio le frequenze erano state acquistate per un progetto chiamato hit-channel, poi diventata la prima radiovisione in Italia. È stata un’idea a dir poco innovativa: in pratica trasmettiamo H24 quello che succede in studio.
Siete da anni la prima radio in Italia per numero di ascoltatori, il più importante network radiofonico in Italia.
Sì, e questo grazie al modo in cui ci siamo presentati fin dagli inizi, ovvero come la radio delle persone normali – very normal people – dove il messaggio sottinteso è che non c’è bisogno di essere straordinari, ma che si può essere anche normali. E la normalità paga!
Considero Very Normal People uno slogan molto accattivante ed efficace.
Ora, quindici anni dopo e durante le fasi più dure della pandemia, si è trasformato in very new normal people con una campagna incarnata da persone che indossano la mascherina e che controllano la temperatura, dal personale sanitario.
Un altro bel colpo.
La visibilità del marchio è decollata grazie a quella campagna. Nel 2020 abbiamo registrato un bel calo di fatturato, le spese anche solo di sicurezza e sanificazione sono state maggiori. Insomma non è stato facile, ma abbiamo continuato ad andare in onda in diretta H24. Adesso il mercato pubblicitario si sta riprendendo, ma quei colossi che si sono rinforzati negli scorsi mesi non ci rendono la vita facile.
Ciao Ivana, ci racconti un po’ di te e del tuo background?
Sono nata tra Lodi e Piacenza, esattamente nel paesino di San Fiorano. Ho da sempre una passione per la comunicazione, concretizzatasi in una laurea in lettere moderne con indirizzo comunicazione all’Università Cattolica. Mentre studiavo approcciai la TV locale di Casalpusterlengo e arrivai a condurre i notiziari del weekend. Ti parlo del lontano 1991.
Eri molto giovane per stare già di fronte a una telecamera.
Si è stata un’ottima gavetta. Da lì mi sono trasferita a Antenna 3, canale TV del Nordest, a fare servizi come inviata. Pensavo che la TV fosse l’obiettivo finale, invece poi sono arrivata a RTL Milano, antenna regionale di RTL. Solo nel 2001 sono stata trasferita a RTL 102.5, per non lasciarla più.
Wow, 20 anni a RTL 102.5. Conosci praticamente tutto e tutti.
Beh si, tutta la mia carriera si è svolta all’interno di RTL 102.5. Sono entrata come redattore e ora sono il Direttore di Redazione.
Mi sa che la radio ti ha conquistata….
Devo dire che apprezzo molto la sua immediatezza. Siamo letteralmente pronti ad andare in onda in qualsiasi momento. Non abbiamo nulla di pre-registrato. Non ci sono “perdite di tempo” per gli allestimenti come in TV. Siamo in diretta 24 ore al giorno.
Ma RTL 102.5 in realtà è anche TV. Da quando?
Dal 2005. All’inizio le frequenze erano state acquistate per un progetto chiamato hit-channel, poi diventata la prima radiovisione in Italia. È stata un’idea a dir poco innovativa: in pratica trasmettiamo H24 quello che succede in studio.
Siete da anni la prima radio in Italia per numero di ascoltatori, il più importante network radiofonico in Italia.
Sì, e questo grazie al modo in cui ci siamo presentati fin dagli inizi, ovvero come la radio delle persone normali – very normal people – dove il messaggio sottinteso è che non c’è bisogno di essere straordinari, ma che si può essere anche normali. E la normalità paga!
Considero Very Normal People uno slogan molto accattivante ed efficace.
Ora, quindici anni dopo e durante le fasi più dure della pandemia, si è trasformato in very new normal people con una campagna incarnata da persone che indossano la mascherina e che controllano la temperatura, dal personale sanitario.
Un altro bel colpo.
La visibilità del marchio è decollata grazie a quella campagna. Nel 2020 abbiamo registrato un bel calo di fatturato, le spese anche solo di sicurezza e sanificazione sono state maggiori. Insomma non è stato facile, ma abbiamo continuato ad andare in onda in diretta H24. Adesso il mercato pubblicitario si sta riprendendo, ma quei colossi che si sono rinforzati negli scorsi mesi non ci rendono la vita facile.
Chi è il vostro target principale?
Direi un target trasversale e intergenerazionale per RTL 102.5 a cui si aggiunge Radio Freccia che ha una sua identità rockettara forte e Radio Zeta per i giovanissimi dove anche i conduttori sono giovani e parlano un linguaggio giovane. Per Radio Zeta abbiamo curato un format di grande successo con la presentazione LIVE di cantanti della nuova scena musicale. L’interazione degli ascoltatori, per l’appunto giovanissimi, è stata davvero elevata.
Quindi ogni radio del gruppo ha un suo logo e vuole avere la sua identità.
Esatto. In questi mesi stiamo cercando di raccogliere un pubblico giovane con la radio digitale RTL 102.5 News, talk radio in cui, al di là di qualche inserimento di video musicale, tutto il giorno si sviscerano notizie. E a tale scopo stiamo assumendo giovani leve per rinforzare la redazione, attualmente composta da quindici persone. L’intento è di creare una commistione tra vecchia guardia ricca di esperienza e nuove leve che desiderano mettersi in gioco come speaker o giornalisti.
Mi sembra una buona strategia.
Avere un vivaio di giovani la considero una scelta illuminata da parte di Lorenzo Suraci, il nostro editore, che sta contribuendo allo svecchiamento di molti meccanismi. Di questo gruppo ho sempre apprezzato la capacità di investire sempre e di restare al passo coi tempi e con le nuove tecnologie. Restare indietro nel nostro settore, in particolare, è molto pericoloso.
Infatti siete presenti in modo massiccio anche nel digital.
Il nostro bouquet digitale comprende otto radio tra cui c’è RTL 102.5 News – RTL 102.5 Best con i successi del passato, fino alla radio con sola musica napoletana. Proponiamo anche interviste, approfondimenti, rubriche tematiche. Infine, abbiamo anche una App RTL Play, che offre tutti i contenuti del gruppo, anche i fuorionda dello studio.
La App consente anche la fruizione on-demand?
Si certo. La funzione on-demand è presente sia sulla App che sul nostro sito.
Come archiviate i vostri contenuti?
Eugenio la Teana, Head of Research and Development di RTL 102.5, si sta occupando di rinnovare il sito e il suo layout. L’offerta che proponiamo al pubblico è un offerta prêt-à-porter. Per esempio le trasmissioni informative sono disponibili senza l’interruzione musicale. Si ascolta solo il parlato in quanto crediamo che ascoltarle con la musica diventi ridondante, specialmente per i programmi di intrattenimento.
Qual è il vostro programma a cui tieni di più?
Sicuramente Non Stop News, in onda dalle sei alle nove di mattina. Si tratta del prime time mattutino, momento della giornata estremamente competitivo che offre una platea di pubblico molto vasta. Possiamo vantare di due eccellenti conduttori, Giusy Legrenzi e Enrico Galletti, a loro agio nell’argomentare le tematiche più diverse.
A parte le news giornaliere quindi vi occupate anche di approfondimento?
Ci stanno molto a cuore le tematiche ambientali, l’ecologia, il rispetto per la biodiversità, ma parliamo anche di temi attuali come il cashback, il digitale. Per esempio, ogni mese raccontiamo il mondo della SEO con l’aiuto del team di Natural Index che racconta ai nostri microfoni l’importanza di avere una presenza online solida e coerente.
Deduco che siete stati contenti del lavoro svolto con Natural Index in questi mesi…
Abbiamo approcciato il mondo della SEO grazie al vostro team e devo dire che ho scoperto un mondo. Devo ammettere che per RTL 102.5 il vostro supporto in fase di migrazione e ottimizzazione dei nostri portali è stato fondamentale. Abbiamo incrementato il traffico sul sito in maniera decisa ma non solo… abbiamo aumentato la permanenza media dell’utente che è passata dai 13 secondi ai 2 minuti e 45 secondi.
Non male come risultato…che tipo di migliorie avete apportato?
Prima del vostro intervento veicolavamo la stragrande maggioranza dei contenuti, circa l’80%, attraverso i social… ed ecco giustificato il consumo “mordi e fuggi” degli utenti. Il lavoro di ottimizzazione svolto ci ha consentito di entrare tra i Certified Publisher di Google News e questo ha comportato un consumo del prodotto completamente diverso. Un utente viene a cercare l’informazione perché è realmente interessato all’argomento, non a causa di un “click compulsivo da social”. Ora sappiamo che quando scriviamo un pezzo l’articolo si troverà in alto nella SERP, nella sezione news, e chi ci leggerà sarà una persona che esige informazione di qualità. Questo è stato un gran cambio di mindset con a monte un importante lavoro sia tecnico che editoriale.
Come si è svolto questo lavoro?
Dal punto di vista tecnico, il lavoro di affiancamento alla redazione svolto da Natural Index è stato molto importante. Noi siamo neofiti della SEO, ci avete guidato e insegnato l’ABC. Prima facevamo articoli che non rispettavano gli standard richiesti, per esempio dal punto di vista della lunghezza, dell’impostazione del paragrafo e delle parole-chiave… il vostro team ci ha guidato con molta pazienza e precisione.
Quindi oltre ad un miglioramento nel bounce rate avete anche registrato un incremento di traffico sul web?
Lo scorso anno il traffico registrato era di 170 mila utenti unici mensili. Da dicembre 2020 invece, ne abbiamo raggiunti oltre un milione. A giugno 2021 poi, siamo balzati a un milione quattrocento mila utenti unici. Pensavamo di aver raggiunto una fase di plateau nel primo semestre dell’anno, in realtà ora ci stiamo preparando per crescere ulteriormente merito anche di svariate collaborazioni che abbiamo all’attivo.
Fammi un esempio.
Beh siamo la radio ufficiale di X-Factor. Abbiamo appena lanciato una app nativa per lo Smartwatch 3 di Huawei. Al momento siamo impegnati con una serie di collaborazioni. Per esempio siamo il broadcaster ufficiale della stagione lirica all’Arena di Verona, e sempre a Verona andrà in scena il nostro grande evento: il Power Hits estate, il primo evento Covid-free dell’Arena che si terrà a settembre. Per capitalizzare la nostra presenza non ci limitiamo a produrre un comunicato stampa, ma costruiamo un vero e proprio mondo attorno all’evento, grazie anche a un utilizzo strategico del mondo social.
E poi state trasmettendo le telecronache di Euro2020.
Abbiamo acquistato i diritti per trasmettere tutte le radiocronache integrali. La nostra squadra di giornalisti segue le partite dell’Italia direttamente allo stadio, e poi ci sono delle trasmissioni dedicate. Credo che questa scelta, coraggiosa visto il periodo, ci identifichi e confermi la nostra determinazione nell’essere sempre sul pezzo, sempre presenti sui grandi eventi.
E quali progetti avete in cantiere? Cosa possiamo aspettarci da RTL 102.5 nei prossimi mesi?
Sicuramente vogliamo rinforzare il nostro archivio digitale. Un occhio di riguardo lo stiamo dedicando ai podcast, che in questo momento stanno spopolando. Vogliamo creare sia podcast delle trasmissioni, che narrativi di approfondimento, con l’obiettivo di accompagnare il cambio della fruizione degli utenti. Ad esempio abbiamo avviato a inizio anno una collaborazione con Lux Vide, factory di storytelling italiano e internazionale con oltre venticinque anni di esperienza. Il mondo è in continuo cambiamento, e il digitale ci sta traghettando verso il futuro. Noi, che abbiamo introdotto la radiovisione in Italia, manteniamo la nostra identità innovatrice e non ci lasceremo sfuggire l’occasione di essere presenti sulle nuove piattaforme digitali con contenuti ad hoc.